sabato 14 novembre 2015

Dyson a Torino - foto in esclusiva


Dyson in gialloblu
Dyson sotto la Mole


Dyson a Torino - video esclusivo

Dimostrazione di grande forza di Dyson in quel di Torino.




mercoledì 11 novembre 2015

Pippo Faina, doppio ex della sfida Torino-Milano*


Coach Faina concentratissimo nel pre-partita al Ruffini



Buongiorno coach e grazie per la disponibilità, abbiamo il piacere di scambiare due parole con lei, doppio ex della sfida Torino-Milano. Quali ricordi conserva nella sua memoria, del periodo milanese e quali dell'avventura, più breve, in terra sabauda?

Pippo Faina: A Milano ho passato talmente tanti anni che circoscrivere un ricordo mi è praticamente impossibile, nonostante io sia dotato di ottima memoria, come è noto. Ma se devo scegliere, degli anni di Milano a cavallo tra gli anni '80 e '90, ricordo con piacere le lunghe partite a ruba mazzetto contro Marzorati, grande leggenda in fase discendente allora, con quei baffetti mi fregava sempre, lo chiamavano "arsenio Lupin" proprio per la sua abilità di ladro appunto a ruba mazzetto. Gli devo ancora dei soldi, mi hanno detto poi che in realtà nonostante avesse passaporto italiano era americano, pensate, e vi do una notizia, pare che abbia allenato anche in ENNE-BI-A successivamente a quell'esperienza, mi farebbe piacere incontrarlo nuovamente, grande Mike Marzorati!
Di Torino, ricordo in particolar modo che fui chiamato dal GM che avevano allora, Casaleggio, in particolare per far crescere i gioiellini che avevano appena acquistato, l'agrigentino Imbrò e il pescarese Tessitori, gran bei giocatori, anche se scoprii poi che erano un po deboli di udito, non sempre si giravano quando li chiamavo per nome, infatti un po mi stufai di ripetere loro alcuni concetti, ma devo dire che fu comunque un bella esperienza, la panchina del parco Ruffini era molto comoda dal punto di vista ergonomico.









Pippo, ci appare piuttosto confuso sulle sue precedenti avventure. Sicuramente lei è stato successore di Rubini sulla panchina delle scarpette rosse e vice di Gamba in nazionale e nel recente passato è stato accostato alla panchina di Torino (nel marzo 2014, dopo la sconfitta della PMS contro Trento), quanto di vero c'era in quel rumors?


Pippo Faina: Si in effetti ho avuto una buona carriera, anche se i nomi che citate non li ho mai sentiti, forse confondete sport...per quanto riguarda il 2014, in effetti mi fissarono un appuntamento in un ufficio in campagna , non esattamente Torino, mi pare un paesino che si chiama Caruso, comunque sia all'indirizzo che mi avevano indicato fui accolto da un personaggio vestito da carnevale, che mi dicono da quelle parti durare anche a marzo, in ogni caso mi fermai a bere qualche bicchiere di erbaluce con lui, personaggio molto simpatico, anche se parlava una lingua che non conoscevo, passammo qualche ora piacevole insieme, ma di basket non parlammo mai, o almeno, non mi parve, e quindi non se ne fece niente. Molto buono il vino però.



Pippo con gli occhi della tigre

Oltre che sulle sue precedenti esperienze lavorative, forse ha qualche "buco" di memoria anche sul resto della sua avventurosa vita. Numerosi aneddoti e racconti epici narrano di un Faina gran giocatore di bridge, si diletta ancora con le carte?


Pippo Faina: Si certo, il bridge è la mia ragione di vita, è un gioco molto simile al basket, direi ancora più emozionante e strategico, mi serve molto per allenare la mia memoria infallibile, che come sapete è riconosciuta in tutti i posti dove ho allenato, da Avellino a Trieste, passando per Pesaro e infine alla Reyer, a Venezia in particolare c'è un club di bridge fantastico che torno a frequentare non appena posso, si trova proprio vicino alla famosa Piazza Maggiore, si gioca a Bridge e si beve un ottimo Sassicaia, il tipico vino veneziano, ve lo consiglio accompagnato con pane carasau e nduja.


Un ridanciano Faina al PalaRuffini
Continuiamo a notare delle incongruenze nei suoi racconti.
Dall'alto della sua esperienza cosa si sente di suggerire a Repesa e Bechi?

Pippo Faina: Repesa e Bechi, sono i tipici coaches di scuola Slovena, anche se Jasmin è meno fissato sulla difesa rispetto al collega più giovane, consiglio loro di non essere troppo rigidi con se stessi, ma di mettersi un po in discussione, soprattutto Luca, a volte esagera col gioco troppo organizzato in attacco e questa difesa asfissiante studiata nei minimi particolari, il basket è anche libertà , un po di improvvisazione ci va, anche se ammiro molto Luca, che peraltro non è mai banale nelle analisi postpartita , cosa non facile. Beh Jasmin invece è il solito burlone, che forse è un po troppo lascivo coi suoi giocatori, ma si sa questi sloveni, basta un bicchiere di filu e ferru e te li compri in un secondo, credo si spieghi cosìil minutaggio altissimo di Alessandro Gentile, che non dovrebbe neanche alzarsi dalla panchina secondo me, direi il punto debole di Milano, strano che Jasmin non se ne renda conto.



Faina con felpa d'ordinanza PMS Basketball
Una fonte, che preferisce restare anonima, ci ha rivelato che qualche anni fa era dedito al footing in torno ai palazzetti dove si allenavano le sue squadre, cosa fa per mantenersi in forma?


Pippo Faina: A me non interessa la forma fisica, l'importante è allenare la memoria e modestamente credo di essere veramente un fenomeno da questo punto di vista, comunque si, quando ero a Torino correvo sempre da dentro al palazzetto fino al tavolino in pietra che si trova proprio nel parco vicino alla porta carraia, avevo fatto amicizia con dei simpatici pensionati che giocavano a briscola proprio li, credo di aver perso quasi 5000 euro, ma almeno ho imparato il napoletano, nell'unico anno in cui ho allenato infatti a Napoli nel 1980, avevo iniziato a studiarlo, ma non feci in tempo, perchè poi mi chiamarono a Forlì , dove imparai però a parlare il dialetto emiliano.

Tornando all'attualità che partita prevede fra Torino e Milano domenica prossima?

Pippo Faina: sarà simile ad una partita a scacchi, fra due abili strateghi della palla a spicchi, non escludo che Bechi possa inventare una mossa a sorpresa, spiazzando il pur preparato Repesa. Comunque sia buona partita a tutti e seguitemi in TV, mi raccomando.




* L'intervista è completamente inventata e frutto di fantasia