lunedì 18 giugno 2018

Un inedito Larry Brown raccontato per noi da Claudio Vandoni


In questi primi giorni di Larry Brown a Torino si è parlato a lungo delle esperienze passate del santone americano, l’unico allenatore ad aver vinto NCAA e NBA (oltre ad Olimpiadi come giocatore ed allenatore).
Fra i vari ricordi di coach LB è spuntato anche un trascorso con un coach italiano a UCLA e Kansas University. Questo allenatore è Claudio Vandoni, romano di nascita, classe ’48, ma di origini piemontesi (il padre era di Torino), ed ha allenato nelle ultime due stagioni la Fortitudo Alessandria, centrando la promozione in C gold, nel 2016-2017, e successivamente i playoff per la promozione in B.
Il curriculum di Vandoni è di tutto rispetto, avendo conquistato negli anni ’70 due scudetti di basket femminile col GEAS di Sesto San Giovanni ed essendo stato allenatore della nazionale in rosa, all’età di 30 anni.
Dopo anni di girovagare per l’Italia (Roma, Rieti, Livorno, Rimini, Campobasso, Cento, Pavia, Viterbo, Brindisi, le sue mete) nel 2001 ha l’occasione di varcare l’oceano per intraprendere un’esperienza irrinunciabile con coach Brown a Los Angeles coi Bruins di UCLA.

Claudio Vandoni
Claudio Vandoni
Abbiamo il piacere di poter scambiare due parole con Claudio.
IGB: Coach come sei arrivato a lavorare a UCLA con Brown?
C.V.: Sul mio primo contratto in FIP avevo come benefit la possibilità di scegliere il coach negli Stati Uniti con cui confrontarmi e crescere lavorandoci assieme. Ho scelto io coach Brown per 2 motivi precisi: 1) la sua provenienza dalla scuola tecnica di coach Dean Smith 2) Larry avrebbe sostituito a Ucla il mitico John Wooden. Mi incuriosiva capire come avrebbe affrontato e superato una pressione così forte degli addetti ai lavori . Non facile convivere con un termine di paragone così ingombrante!

Claudio Vandoni con Larry Brown a Livorno
Claudio Vandoni con Larry Brown a Livorno


IGB: Hai un aneddoto particolare da raccontarci di quando lavoravate assieme negli States?
C.V.: Avrei mille aneddoti da raccontarvi, ma ne ricordo uno su tutti: Coach Brown stava conducendo un allenamento preparando una partita molto impegnativa. Tutti concentratissimi, in palestra non si sentiva che la sua voce ferma e decisa, fuori un tempaccio fulmini, pioggia e lampi. Improvvisamente entra sul parquet uno dei vice allenatori della squadra di football di Ucla che avrebbe giocato a Washington lo scontro ad eliminazione diretta contro la squadra locale. Partita da dentro o fuori, Coach Brown ha interrotto immediatamente l’allenamento e di corsa sotto un diluvio ha voluto che tutti, giocatori e staff, raggiungessimo la squadra di football scandendo e urlando, bagnati come pulcini, "U.C.L.A." più volte.
Era una testimonianza di condivisione forte ed il senso di appartenenza che è sempre stato un must di Larry Brown. Tutti ne eravamo consapevoli e coinvolti. Coach Brown un maestro anche in questo!

Larry Brown in tre momenti diversi della sua lunga carriera
Larry Brown in tre momenti diversi della sua lunga carriera


IGB: Quale pensi possa essere un punto di forza di Larry
C.V.: Non ho mai sentito ne visto coach Brown abbandonare il suo self-control. Deciso, fermo, determinato ma mai sopra le righe. Ha sempre condotto anche i giocatori più “vivaci” a riflettere e seguire le sue regole che non ha mai trascurato o abbandonato e che sono stati reali cardini per il collante dei suoi spogliatoi. A tal proposito giova ricordare il roster “esplosivo” di Detroit con cui ha vinto l’anello NBA.

Larry Brown coi Detroit Pistons, campioni NBA 2004
Larry Brown coi Detroit Pistons, campioni NBA 2004

IGB: Con Larry Brown a Torino da domenica, hai avuto modo di sentirlo? In una intervista a SkySport ha detto che tu eri andato a UCLA per imparare da lui, ma è lui che ha imparato da te.
C.V.: Abbiamo vissuto tante splendide esperienze insieme. Ho parlato con lui appena ha messo piede a Torino. Una grande emozione. La mia fortuna è essergli stato accanto nella quotidianità. Un uomo speciale a cui non finirò di dire "grazie" per gli esempi ed i modelli di vita che mi ha trasmesso. Molto più di un fratello maggiore. La sua prima intervista dimostra, ce ne fosse ancora bisogno, delle grandi doti umane, dello spessore dell’uomo, della sua umiltà incredibile, caratteristica solo dei numeri uno. Per la sua dedica dico solo che un dignitoso barelliere non potrà mai sostituire un professore titolare di cattedra. Non scherziamo!  Lui e' Larry Brown.

Larry Brown durante la conferenza di presentazione a Torino
Larry Brown durante la conferenza di presentazione a Torino



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